Il  dio che non ho
(Giacomo Antonini, Mariateresa Morelli)
La vita scivola su di un corpo che non 
appartiene piu' a me 
sento l’anima urlare le ferite dell’innocenza
non ho fede, non ho meta,
per aiutare un dio che vive dentro me
non ho fede, non ho meta,
per aiutare un dio che vive dentro me
Vorrei solo avere un po’ di libertà
non arrendermi all’evidenza 
scoprire nuovi mondi e nuove strategie
accettare gli altri e le mie ipocrisie 
Cerco un'identita’ nell’indifferenza della memoria
guardo senza pieta’ e scopro la mia vita indifesa
cerco solo in orizzonte
per fuggire via da questa fredda realtà
cerco solo in orizzonte
per fuggire via da questa fredda realtà
Vorrei solo avere un po’ di libertà
non arrendermi all’evidenza 
scoprire nuovi mondi e nuove strategie
accettare gli altri e le mie ipocrisie 
La mia storia non cambieràcertamente la mia sorte
ora e nell’aldilà vivono innocenti i miei lamenti 
ne’ certezze, ne’ speranze possono riempire il 
vuoto dentro me
ne’ certezze, ne’ speranze possono riempire il 
vuoto dentro me
Vorrei solo avere un po’ di libertà
non arrendermi all’evidenza 
scoprire nuovi mondi e nuove strategie
accettare gli altri e le mie ipocrisie 
Saro’ l'acqua che si disseta da se
il tuo corpo non mi e’ indispensabile
saro’ l'acqua che si disseta da se
il tuo corpo non mi e’ indispensabile
saro’ luce e buio dentro di te 
l’incoerenza e’ un male di vivere
saro’ luce e buio dentro di te 
l’incoerenza e’ un male di vivere
            
