La fiera delle vanità
(Maria Falaschetti)
Adoro l’uomo che ama se stesso,
adoro l’uomo che bacia la sua ombra e
che idolatra la sua immagine riflessa.
Calpesta pure il suolo (…) e il cielo,
renditi superbo e perfido
che mai, mai, mai, mai
sentiranno il peso delle tue catene.
Scopri i loro segreti,
rendi tua la loro vita
fin quando carni più giovani, (non) si immoleranno alla croce.
Ripugna il bene come debolezza
del corpo e delle menti, senti
te e il tuo battito, vedi
te, il tuo viso, il tuo corpo e
come cornice gli altri, come cornice gli altri.
Non amare moriranno,
non amare indebolirai,
non amare moriranno
e poi mai, mai, mai, saranno tuoi.
mai, mai, mai, saranno tuoi.
mai, mai, mai, saranno tuoi.
Abbandonati se sai
di poterne fare a meno,
non privarti del gusto
per paura del suo fascino, ma
fallo tuo fino a disprezzarlo:
fino a quando la tua bocca non vomiterà di nausea,
di nausea, di nausea, di nausea!