Di riflesso
(Giacomo Antonini)

Io, in tranquillità apparente
proprio no, non mi è permesso;
’na folgorazione m’abbaglia,
e poi quindi di riflesso. –oh!

Fuggo via da te,
non cerco scuse ma,
mi opprime la tua voce.
Cacofonica,
mi rimbalza in testa,
sono esausto adesso basta!

Mi rifletto in uno specchio
d’acqua, con l’acqua che annacqua
la mia immagine…
Mi confondono le tue rime,
alle quali
non riesco a dare un fine.

Non riesco a far tacere,
benché io insista nel bere,
la tua voce che continua
a condannare l’autostima mia.

Sognando di te
vedo solo sangue,
il mio equilibrio si rompe.
L’instabilità
balla nella testa
mia, è troppo e grido ancora basta!

Il riflesso che si oscura,
toglie alla mia mente censura,
in abbaglio poi…
Vedo un’immagine sovrana,
il mio viso:
sconfitto da un “salve, Regina!”.

Mi rifletto in uno specchio
d’acqua, con l’acqua che annacqua
la mia immagine…
Mi confondono le tue rime,
alle quali
non riesco a dare un fine.

Il riflesso che si oscura,
toglie alla mia mente censura,
in abbaglio poi…
Vedo un’immagine sovrana,
il mio viso:
sconfitto da un “salve, Regina!”.
Mi rifletto in uno specchio
d’acqua, con l’acqua che annacqua
la mia immagine…
Mi confondono le tue rime,
alle quali
non riesco porre un fine.
Non riesco a porre fine,
Non riesco a porre fine,
Non riesco a porre fine,
Non riesco a porre, FINE!