Pezzo freddo
(Giacomo Antonini)
Aspetto una luce sbiadita
Una sorta di infame celeste
Che l’ipocrita spesso riveste
Ancora funesta
È la tua ombra
Che la mia vista molesta sai che detesta
Mi conviene far l’indifferente
E da te prendere le distanze
Ma perché ho la mente mediamente assente quando la tua presenza è distante?
Così volo perché alato e
Scopro ciò che ho amato
Plano giù ed atterro d’innanzi a te che rimani senza fiato
Dirimpetto a te che m’accechi
Non mi posso sottrarre al fato
Arma in mano ti sparo a sangue freddo sei tu l’ipocrita infame e sbiadito
E più volte centro il bersaglio
Reso cieco d’intelletto
Fatuo fuoco immaginifico
S’appropria del niente che sei tu…
Ora lamento l’assenza dei tuoi sguardi sgomenti…
Il difetto di dissenso m’agevola il dissociando
E dal tuo corpo esangue per ricordo strappo un pezzo…
…e mentre ti ricordo io sto diventando pazzo